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Cristiani, l'unità fa scalo a Napoli

Martedì 08 Dicembre 2009 13:19

 

di Valeria Chianese

Fonte: Avvenire, 3 dicembre 2009

 

Una cappella ecumenica nell’aeroporto internazionale di Capodichino, nel luogo dove il mondo diventa piccolo e dove il mondo si incontra. Frettolosamente. La cappella invece è «la Casa di Dio dove si può sostare, dove avere un momento di pausa al ritorno o nell’attesa del prossimo volo – ha sottolineato l’arcivescovo di Napoli, il cardinale Crescenzio Sepe, che ieri l’ha inaugurata –. Noi viaggiamo, raggiungiamo tanti posti, ma non sempre ci accorgiamo nel nostro peregrinare della presenza di Dio nonostante sentiamo di volerlo avere con noi come compagno di viaggio». Come un abbraccio le bianche pareti della cappella circondano l’altare e il visitatore, pareti spoglie su cui scivola dolce la preghiera: versione più ampia e moderna di un’antica edicola cui il viandante volgeva lo sguardo e una muta preghiera, ristoro lungo il cammino. La cappella è la realizzazione di un desiderio, risposta alle sollecitazioni del personale dell’aeroporto per avere un luogo di preghiera vicino.

Lo conferma l’ingegnere Mauro Pollio, amministratore delegato della Gesac, gestore dell’aeroporto internazionale di Capodichino: «La cappella è importante per tutti noi e per i passeggeri». Con Sepe all’inaugurazione ieri c’erano i pastori e i rappresentanti di diverse Chiese e comunità cristiane: la Chiesa ortodossa romena; la Chiesa greco ortodossa; la Comunità pentecostale; la Comunità apostolica; la Chiesa evangelica e quella metodista, la Chiesa valdese, quella battista e l’Esercito della salvezza. «Avere una cappella ecumenica in cui ognuno può ritrovarsi, che ciascuno può sentire sua, diventa il segno concreto dell’incontro nel segno della fraternità, della solidarietà, dell’amicizia», ha osservato il cardinale Sepe auspicando che il nuovo luogo sacro possa presto essere «animato da liturgie in comune». È lo «spirito di Napoli» che – in sintonia con lo «spirito di Assisi» – continua a soffiare dall’incontro interreligioso svoltosi nel capoluogo campano nell’ottobre del 2007. «È una realtà che nasce per stare insieme», ha spiegato don Mario Cinto, incaricato diocesano per l’ecumenismo, che con don Vittorio Siciliani, vicario per gli edifici di culto, ha curato l’allestimento della cappella. «Sarà aperta tutti i giorni per la preghiera, specchio dell’ut unum sint di Cristo», ha ribadito don Cinto. Per Ennio Cascetta, assessore regionale ai trasporti, «la cappella completa la trasformazione dell’aeroporto di Capodichino e l’arricchisce con lo spirito ecumenico mettendo insieme la vocazione internazionale dello scalo e la vocazione ecumenica della Chiesa di Napoli. E noi ne siamo consapevoli e orgogliosi». Il luogo sacro nell’aeroporto rispecchia quindi quello che Sepe definisce «l’humus di fondo di Napoli, sempre aperta, sempre disponibile. E attraverso piccoli segni concreti noi camminiamo verso l’amicizia tra i popoli, nel rispetto delle proprie identità».

Aeroporto di Capodichino – Napoli

Cappella Ecumenica Aeroportuale

Spazio di culto / preghiera
Esterno area partenze
Orario di apertura al pubblico:
09.00-18.00 (feriali e festivi)

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